Il Fisioterapista valuta e tratta le disfunzioni presenti nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali, conseguenti ad eventi patologici a varia eziologia, congenita o acquisita; lavora sia in collaborazione con il Medico e sia autonomamente.
La figura del Fisioterapista
Il Fisioterapista elabora il programma riabilitativo volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del paziente, utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche ed occupazionali.
Lo scopo principale del Fisioterapista è sia quello di prevenire che quello di curare delle difficoltà motorie, presentatesi in seguito ad un trauma oppure dovuti ad altre cause: fisiologiche e posturali.
Il Fisioterapista è un professionista sanitario iscritto all’Albo dei Fisioterapisti, uno dei 19 Albi delle Professioni Sanitarie istituiti dal Decreto Ministeriale del 13 marzo 2018 all’interno degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Ordini TSRM PSTRP). Ad oggi il numero degli iscritti all’Albo supera le 50.000 unità.
La fisioterapia: ieri e oggi
La fisioterapia è un ramo della medicina che aiuta i pazienti con patologie muscolo-scheletriche, viscerali o neurologiche nella cura e nella riabilitazione.
Inoltre, la fisioterapia si propone di riequilibrare forze e tensioni muscolari, coordinazione nell’azione muscolare così da garantire un recupero della funzionalità quotidiana.
Le origini della fisioterapia moderna si possono far risalire al francese Clément Joseph Tissot (1780) e allo svedese Pehr Henrik Ling, padre della “ginnastica svedese”, è considerato il primo vero fisioterapista del mondo, il quale fondò nell’ormai lontano 1813 il “Royal Central Institute of Gymnastics” (RCIG) per massaggi, manipolazioni ed esercizi.
Dalla Svezia la fisioterapia si diffuse in poco tempo in molti altri Paesi: in Gran Bretagna nel 1894; in Nuova Zelanda nel 1913; a Portland nel 1914; nel 1921 negli Stati Uniti, Mary McMillan fonda la APTA (American Physical Therapy Association) e successivamente arrivò anche in Francia e in Italia.
Fino agli anni ’40 la fisioterapia era praticata solo in ambito ospedaliero; dagli anni ’50 invece si diffuse un po’ ovunque fino a raggiungere: scuole, strutture geriatriche, centri di riabilitazione e di ortopedia.
Col tempo, la figura del professionista si è evoluta. Oggi il profilo del fisioterapista è contenuto nel D.M. 741 del 14.09.1994.
Nell’articolo 1 viene definita la figura del fisioterapista. In Italia può svolgere il ruolo di fisioterapista il professionista sanitario che ha ottenuto la laurea triennale di fisioterapia ed è in possesso del diploma abilitante.
L’evoluzione del Fisioterapista con l’uso sempre più frequente dei macchinari elettromedicali e con un aggiornamento costante
Oggi il Fisioterapista utilizza trattamenti riabilitativi con l’aiuto di macchinari elettromedicali.
Gli elettromedicali in fisioterapia sono un valido supporto a completamento della terapia integrandosi perfettamente con le tecniche manuali e con l’esercizio terapeutico.
È fondamentale che questi strumenti vengano utilizzati da personale qualificato perché ogni soggetto ed ogni patologia prevede un trattamento specifico con dei parametri che devono essere gestiti attentamente.
Gli effetti terapeutici generali per cui si fa utilizzo della terapia fisica strumentale sono: analgesia, effetto antinfiammatorio e antiedemigeno; tonificazione muscolare; attivazione del metabolismo cellulare locale; effetto decontratturante.
Le principali tecniche riabilitative fisioterapiche:
- Massoterapia;
- Fisiokinesiterapia;
- Rieducazione posturale;
- Osteopatia;
- Stimolazione funzionale magnetica;
Trattamenti di terapia fisica strumentale: Ultrasuonoterapia, Rinforzo muscolare con TRX, Terapia ad onde d’urto, Stimolazione elettrica transcutanea nervosa (TENS), Tecarterapia;
